In natura si trovano spesso su accumuli di materiale organico in decomposizione tipico del sottobosco ma anche su rocce calcaree o sugli alberi. I fiori nascono al centro di getti maturi,e variano per quantità,forma e colori in base alla specie, sono facilmente riconoscibili proprio per la forma del labello così caratteristica e davvero simile a una pantofola ma un altro altro segno distintivo è il grande sepalo dorsale. Le piante sono prive di pseudobulbi, producono una rosetta di foglie opposte, di forma ellittica, ligulata o intermedia tra le due, verdi o maculate. Impariamo quali sono le esigenze fondamentali di queste bellissime orchidee analizzando i bisogni principali: luce, acqua, temperatura, concime e rinvaso. Le annaffiature si faranno più frequenti con l’aumentare della temperatura: un modo per capire quando è il momento di innaffiare è quello di controllare il peso i vasi e innaffiando quando sono leggeri mentre astenendosi dal dare acqua quando sono pesanti. Fortunatamente in Sardegna l'umidità ambientale naturale è decisamente elevata, soprattutto in estate e nelle zone costiere, e questo ci aiuta moltissimo. In casa però il riscaldamento o l'aria condizionata potrebbero abbassare notevolmente l'umidità ambientale. Per i Paphiopedilum in vaso l'umidità relativa dovrebbe essere superiore al 50%. Per aumentare l'umidità si può utilizzare un umidificatore oppure si possono posizionare sotto i vasi dei vassoi con argilla espansa bagnata, assicurandosi però che i vasi non siano a contatto con l'argilla bagnata perché se il substrato rimane sempre bagnato si rischia l'insorgere di marciume delle radici e altre gravi malattie. Per lo stesso motivo quando innaffiamo o vaporizziamo le piante dobbiamo stare attenti che l'acqua non ristagni nell'ascella fogliare (cioè nel punto in cui la foglia è attaccata al fusto). In generale è stato osservato che quelli con le foglie verde uniforme vivono bene con temperature più basse, con minime che vanno dai 7-10° C in inverno agli 8-15° C in estate e massime che invece variano tra i 10-15° C invernali ai 15-18° C estivi. Nel nostro clima possiamo quindi coltivarli all’esterno tutto l’anno, avendo cura di trovargli un angolino riparato per l’inverno e uno fresco ed umido per l’estate. Possiamo poi fare una distinzione tra i Paphiopedilum a foglia screziata che producono un solo fiore per stelo oppure Paphiopedilum a foglia screziata ma che portano più fiori per stelo. I primi richiedono temperature più elevate, con minime di 12-15° C invernali e di 15-18°C estive e massime di 18-20°C invernali e di 18-25°C estive. I secondi invece richiedono temperature ancora più alte per tutto l’anno, con minime di 18-20°C e massime di 20-25°C. Se se ne ha la disponibilità si può usare un fertilizzante idrosolubile con NPK 30-10-10 nel periodo di crescita e uno con NPK 15-15-35 nel periodo di fioritura, in sostituzione si può utilizzare un fertilizzante NPK 20-20-20 (bilanciato) o un comune concime per orchidee. Si può creare un substrato tipo, che poi modificheremo in base alle nostre necessità, miscelando circa il 40% di bark di pezzatura non troppo grande con carbonella, perlite o pomice, polistirolo, sfagno, sabbia grossolana o ghiaia di piccola pezzatura, è possibile aggiungere una bassa percentuale di torba filamentosa che aiuta a mantenere il composto più umido ma che aumenta anche il rischio di marciume se le bagnature non sono ben calibrate. Il rinvaso va effettuato orientativamente ogni 1-2 anni, se il composto è deteriorato, se ci sono problemi alle radici o se queste hanno riempito completamente il vaso. Si procede svasando la pianta, eliminando le radici marce e lavandole per ripulirle dal vecchio composto (facendo attenzione a non rovinarle). In seguito si procede al posizionamento della pianta nel nuovo vaso, più grande solo se proprio la pianta non stava più nel vecchio dato che i Paphiopedilum amano stare stretti. Dobbiamo cercare di far arrivare il composto in ogni parte del vaso e non lasciare spazi vuoti. Fino a quando la pianta non si assesta è utile aiutarla piantandole dei sostegni tutti intorno. |
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