La corteccia per orchidee e gli altri materiali
Le orchidee sono piante molto particolari e la loro coltivazione può essere per certi aspetti decisamente diversa da quelle delle piante a cui siamo abituati.
Se si vuole coltivare con successo le orchidee una delle cose più importanti è conoscere e sapere scegliere e utilizzare bene i materiali. In questa scheda troviamo le indicazioni più importanti.



CORTECCIA (BARK)
Tantissime tra le orchidee che troviamo nei vivai e nei supermercati sono epifite, cioè in natura crescono aggrappate ai fusti e ai rami degli alberi, senza però esserne parassite. Per questo motivo nella coltivazione in vaso il materiale da utilizzare come substrato non deve essere terra, terriccio o torba ma si utilizza della corteccia a scaglie, che in ambito orchidofilo viene comunemente chiamata bark. Questo materiale, oltre essere molto simile a quello a cui si aggrappano in natura è anche molto arieggiato per via degli spazi vuoti che si formano tra i suoi pezzi e anche questa caratteristica è indispensabile per coltivare un'orchidea sana. La corteccia migliore è di conifere e senza resina, di pezzi da qualche millimetro a pochi centimetri.
Dove trovarla?
Purtroppo per noi amanti delle orchidee, la corteccia apposita per queste piante è assolutamente introvabile in Sardegna. Nel resto d'Italia è possibile trovarla da un buon vivaista oppure nei vivai specializzati (che per fortuna lavorano anche su internet). Non fidiamoci di sacchetti in cui c'è scritto “Terriccio per orchidee”: se aprendolo troviamo torba sappiamo già che non va per niente bene.
Chi non ha possibilità di acquistare la corteccia apposita da internet può comunque acquistare dei sacchi di corteccia da pacciamatura, che si trova molto più facilmente in commercio. Da questa si può ottenere della buona corteccia per orchidee selezionando i pezzi migliori con i seguenti consigli. I pezzi troppo fini, che si spezzano con facilità, vanno eliminati. Se sono attaccati ad altri pezzi più grossi staccateli e tenete solo i grossi. Anche i pezzi morbidi e fibrosi vanno scartati, si individuano più facilmente quando sono stati messi a bagno per un po'. Quello che rimane sono delle scaglie dure, dall'aspetto sano e che a occhio sembrano resistere all'umidità senza marcire. Le scaglie più grandi vanno fatte a pezzi piccoli a seconda delle esigenze (scritte nelle schede di coltivazione) con delle forbici molto robuste.
Naturalmente se abbiamo a disposizione un buon pino possiamo procurarci la corteccia direttamente da esso tenendo sempre ben in mente le raccomandazioni di qualche riga fa e controllando inoltre che non siano presenti insetti parassiti o lumache.

Quando siamo riusciti a procurarci la nostre buone scaglie di corteccia possiamo ritenerci soddisfatti perché essa anche utilizzandola da sola possiamo coltivare le nostre orchidee nella maniera corretta.
Con il passare del tempo però avremo bisogno di trovare nuovi materiali per adattare i substrati a diversi tipi di orchidee e alle nostre esperienze di coltivazione.


CARBONE
Il carbone, tagliato a scaglie e ripulito dalla polvere, è molto utile nel substrato perché è ben noto come un antimicotico, cioè ostacola efficacemente l'insorgenza di pericolosissime muffe nel substrato.
Dove trovarlo?
Beh, sapete già la risposta a questa domanda, no?

PERLITE
La perlite, o agriperlite, è una roccia di origine vulcanica che sottoposta ad alte temperature si espande, diventando molto leggera e permeabile. Viene usata in granuli di 1 o 2 mm e grazie alla sua struttura si bagna ma permette all’aria di circolare nel vaso. Questo è fondamentale per le orchidee perché le radici non tollerano i substrati asfittici, in cui non è presente abbastanza aria.
Dove trovarla?
La perlite si trova nei negozi di giardinaggio ben forniti, ma è molto usata anche nel settore dell’edilizia come isolante.

SFAGNO
Lo sfagno è un genere di muschio molto utilizzato per la coltivazione delle orchidee per via della altissima ritenzione idrica (riesce a contenere acqua fino a 20 volte il suo peso a secco) e del suo PH acido che previene l'insorgere di molte malattie.
Questo muschio viene usato secco perché non può crescere nelle stesse condizioni delle nostre orchidee, ma anche secco mantiene buona parte delle sue proprietà.

Dove trovarlo?
Purtroppo lo sfagno sia secco che vivo non è reperibile in Sardegna. L'unica possibilità è rivolgersi a un vivaio specializzato in orchidee.

ALTRI MATERIALI
Gli altri materiali usati sono i più svariati e ogni coltivatore di una certa esperienza non smette mai di sperimentare pregi e difetti dei materiali più bizzarri.
Il polistirolo, i cocci di argilla, l’argilla espansa e qualsiasi altro materiale con proprietà simili (molto drenante e che non si inzuppa) si usano per riempire il fondo del vaso ed evitare ristagni di acqua che asfissiano le radici e le fanno marcire.
La pomice ha caratteristiche e aspetto simili alla perlite e si usa per i medesimi scopi.



Qualche foto dei materiali degli Orchidofili Sardi: